Monday, August 24, 2009

Prostituirsi per Miseria in Iran…



di Revolutionary Road

“Benvenuto, entra pure. Vieni a vedere che vita agiata conduciamo grazie al lavoro sporco delle cattive ragazze”!

Entra, questa è la cucina

Reporter.: Vivi qui da sola?

Ragazza: No vivo con mia madre e mia sorella

Reporter : Tua sorella fa la stessa cosa?

Ragazza.: Si

Reporter: Allora perché vai nei quartieri alti della città?

Ragazza: Perché lì nessuno può riconoscerci. Se rimaniamo nei dintorni, in questa zona, chiunque ci riconoscerebbe. Paghiamo circa 90 dollari di affitto, due delle mie sorelle lavorano. Nostra madre è malata, ha bisogno di cure mediche, di un intervento chirurgico... In nessun altro modo potremo coprire le spese di casa, pagare le bollette e tutto il resto. Non c’è alternativa. Possiamo sopravvivere solo in questo modo! La mia vita è molto diversa da quella delle mie coetanee. Loro hanno una macchina, un cellulare..Ho provato invidia per loro. Volevo avere anche io quello che hanno loro. Non sono forse un essere umano? Vorrei andare all’ università, frequentare una palestra ma non ho soldi a sufficienza. Non farò nulla di tutto questo. Non perdonerò mai i responsabili di questa miseria ( il riferimento è al governo).

Il prezzo del latte è arrivato a 4 dollari al litro, lo yogurt a 3 dollari e mezzo. Dove trovo i soldi per questo? Pensare che c’è una parte di mondo che non deve affatto preoccuparsi di come riuscire a comprare latte o yogurt, che mangia carne due volte a settimane, che certo non rischia di svenire in casa perché è debole, perché desidererebbe mangiare qualcosa di più nutriente almeno una volta a settimana.

Ci sono stati lunghi periodi in cui tutto quello che avevamo da mangiare era pane e formaggio. In altri periodi ancora meno. Niente olio. Niente pane. Non mangiavamo ma nessuno doveva saperlo.

Madre: Non sono più in grado di lavorare. Provo vergogna per me stessa davanti ai miei figli, non ho più dignità. Non posso aiutarli in alcun modo. Ho pensato di farla finita, di andar via da questo mondo insieme a loro. Ho comprato del veleno una volta, l’ho messo nel cibo. Almeno saremo morti con dignità, almeno questo. I miei due figli maschi sono in prigione. Mi vergogno troppo per far loro visita.

Lunedì sono andata alla prigione di Evin, uno di loro è lì, era il giorno di visita. Dio mi è testimone , non ce l’ho fatta, non sono andata a fargli visita.

Reporter: Perché?

Madre: Mi vergogno. Andare lì a mani vuote, appena 5 dollari. Mi vergogno troppo. È dura in prigione, hanno bisogno di un po’ di soldi ed io mi vergogno troppo!

Ragazza: Se ascoltassi le storie ed i racconti di tante ragazze come noi, ti direbbero le stesse cose. Se fanno quello che fanno, se vanno in certi posti è perché hanno i nostri stessi problemi o forse qualcosa di peggio. Non giudicarci. Va e trova i responsabili di tutto questo…

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