Iran - Blogging per la Rivolta …. Domenica 30 agosto!
Mohammad Khatami: non è rimasto spazio per per difendere la Repubblica Islamica
Seyed Mohammad Khatami ha dichiarato che la gente aspetta che venga fatta giustizia, attraverso processi e condanne, dei "i terribili ed odiosi crimini commessi, delle ucciosioni e degli arresti arbitrari”. Ha anche aggiunto che i gravi fatti emersi di recente, rendono ormai la Repubblica Islamica indifendibile. A causa dei recenti avvenimenti la Repubblica islamica dell'Iran, agli occhi del mondo, viene vista come un sistema irrazionale, violento e incompatibile con gli standard umani ed etici. Khatami ha affermato che il regime ha ignorato il desiderio e il voto del popolo ed ha violato anche le proprie regole e norme. Ha inoltre fatto riferimento alle torture e alle uccisioni che hanno avuto luogo nelle carceri, sostenendo che ci sono state grosse discrepanze negli avvenimenti verificati dopo le elezioni
Zarqami: in forte calo gli ascolti dell' IRIB (Radio/TV di stato) dopo le elezioni
Zarqami ha annunciato che la televisione non è piu' la “benvenuta nelle case della gente”. Il direttore dell'IRIB ha dichiarato che l'audience e' diminuito del 40% dopo i recenti avvenimenti ed il motivo è dovuto alla parzialità dei programmi trasmessi dall’ IRIB.
Saeed Mortazavi diventa il vice procuratore generale
Sadeq Larijani, il capo della magistratura ha nominato Saeed Mortazavi, l'ex procuratore di Teheran, vice procuratore generale.
Botte e ricovero in ospedale per Keyvan Samimi
Nonostante la promessa dell’ imminente rilascio di Keyvan Samini fatta da Sobhani, l'investigatore della filiale 3 della sicurezza iraniana, il Giudice Mortazavi ha impedito che finora accadesse. Secondo il rapporto di Nowrouz, nell'arco di 2 mesi e mezzo di detenzione, l'attivista in questione ha ricevuto soltanto 2 visite e gli è stato impedito di accedere a un legale. Nonostante tutte le affermazioni da parte delle autorità sul corretto trattamento dei prigionieri, Keyvan durante l'ultima visita ricevuta dalla sua famiglia ha raccontato che era stato picchiato, tanto che una volta sono stati a costretti ricoverarlo nella clinica del carcere per un giorno.
Giornalista convocato dal Ministero dell’ Informazione e un'altro arrestato
Masha Allah Shamsolva'ezin, portavoce dell'associazione per la difesa della libertà di stampa, è stato convocato dal Ministero dell’ Informazione e minacciato di non rilasciare alcun tipo di intervista con i media. Negli ultimi 40 giorni è stata la seconda volta che questo importante giornalista è stato convocato dal ministero per motivi legati alle interviste rilasciate. D'altro canto Mehdi Hossein Zadeh, giornalista ed analista economico, è stato detenuto in carcere per 3 settimane a causa di un suo articolo scritto sulle confessioni forzate ottenute da parte delle autorità del regime.
Scoperta l’identità di una giovane donna uccisa, il cui corpo è stato bruciato con l’acido e segretamente sepolto dopo lo stupro
Saeedeh Pour Aqayee è una giovane donna, una ragazza. È stata sepolta nella sezione 302 del cimitero di Bheshte Zahara in una di quelle tombe senza nome. Era figlia unica. Una notte, dopo aver cantato dai tetti “Dio è grande”, è stata arrestata da agenti in borghese e da Basji. In un obitorio a sud di Teheran sua madre ha identificato il suo corpo 20 giorni dopo il suo arresto. Non le è stato concesso di portar via da lì il corpo di sua figlia, ci hanno pensato loro, le autorità, a seppellirlo segretamente. Solo dopo due settimane la famiglia ha appreso che era stata sepolta nella sezione 302 del cimitero. Li hanno minacciati ed intimiditi. Nessuno doveva sapere la verità. Saeedeh era morta per complicazioni al rene: questa la versione ufficiale. Nessuno doveva conoscere la sua storia, nessuno doveva sapere che era stata stuprata, uccisa, bruciata con l’ acido e poi sepolta in segreto. Uno dei suoi familiari ha parlato, ha detto la verità.
Il Governatore di Teheran: se le proteste continuano l’ università di Teheran sarà chiusa per un semestre
Il Governatore di Teheran in una lettera all’ università della capitale ne ha chiesto la chiusura per un semestre a causa delle continue proteste notturne che hanno luogo nel dormitorio studentesco: ogni notte alle dieci si leva lo slogan “ Dio è grande”.
Familiari dei detenuti radunati davanti al tribunale della Rivoluzione di Teheran: le false promesse delle autorità
Sabato 30 Agosto circa 120 persone, familiari dei detenuti arrestati di recente, si sono radunati davanti al tribunale della Rivoluzione di Teheran per protestare contro le promesse non mantenute dalle autorità: era stato comunicato loro che sarebbe avvenuto il rilascio dei detenuti prima dell’ inizio e del Ramadan. Le autorità continuano a temporeggiare e a prendere tempo, affermando che tutti sarebbero stati rilasciati entro la fine di questa settimana. La reazione è stata l’ennesima protesta davanti al tribunale. Inoltre va ricordato che la maggior parte di queste famiglie non ha la disponibilità economica per una eventuale cauzione.
Ahmadinejad: 4 ministri del nuovo gabinetto nominati ambasciatori e manager per “l’affare sul nucleare”
Kamaran Lankarani, ministro della Salute, è stato nominato ambasciatore iraniano in Cina; Zahedi. Ministro della Scienza, sarà ambasciatore dell’Iran nell’ UAE. Sadeq Mahsouli, ministro dell’ Interno, nuovo ambasciatore per le Nazioni Unite, mentre Parviz Fattah, è stato nominato responsabile in prima persona della “ compagnia di esportazione dell’energia nucleare” non ancora strutturata.
Gli Operai dell’ “Iran Khodro” sostengono lo sciopero degli operai della “Pars Wagon”
-Il diritto alla vita è un tuo inalienabile diritto
-Non percepire il salario per diversi mesi è di fatto un furto
-Chi priva del salario operai e lavoratori deve essere dimesso
-Scioperare e protestare sono gli unici mezzi per reclamare i tuoi diritti
-Sosteniamo la vostra battaglia e siamo solidali con le vostre richieste
-Avrete il nostro sostegno incondizionato fino a quando non otterrete le vostre legittime richieste
-Vogliamo che tutti i lavoratori, le organizzazioni per i Diritti Umani, le associazioni di lavoratori, non lascino da soli gli operai della Pars Wagon e che ottengano dal governo risposte alle loro legittime richieste.
Lunga vita e solidarietà ai lavoratori
Lunga vita alla battaglia degli operai della Pars Wagon
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