- Notizie dalla prigione di Evin: Più di 20 persone rilasciate
A partire da ieri sono state rilasciati più di 20 detenuti di cui però non si conosce l’identità, fatta eccezione per Hamid Choubineh, ex membro dell’ associazione islamica dell’ università di Teheran, liberato su cauzione. Il suo avvocato ha confermato il rilascio. Secondo alcune fonti metà dei detenuti rilasciati sarebbero donne.
- Notizie dalla prigione di Evin: Maziar Bahari riceve una visita dalla sua famiglia
Maziar Bahari, giornalista e regista di documentari, dopo 52 giorni di detenzione, ha ricevuto ieri mattina una visita da sua madre e suo fratello ad Evin. Il suo avvocato, Saleh Nikbakht, ha riferito che dopo una lunga trattazione telefonica, è riuscito ad ottenere dalla autorità giudiziaria di Teheran che Maziar avesse un incontro con la sua famiglia. Sua madre ha detto di averlo trovato in buone condizioni e il suo avvocato ha aggiunto che non gli è stato consentito ancora di incontrare il suo assistito o di leggere il suo caso.
- Pressioni sulla famiglia di Kianoosh Asa
Kamran Asa, fratello di Kianoosh, ha riferito che dal giorno della cerimonia commemorativa per Kianoosh, la sua famiglia è stata duramente messa sotto pressione e che negli ultimi 3 giorni è stata convocata dall’ufficio di sicurezza della polizia.
- Mesbah Yazdi: obbedire al presidente è come obbedire a Dio
Mohammad Taqi Mesbah Yazdi, uno dei principali sostenitori di Ahmadinejad ed una delle figure religiose conservative nel Qom, ha dichiarato che il presidente, in quanto leader sostituisce la figura dell’Imam. Il popolo deve accettare questo stato di cose ed obbedire a lui come se obbedissero all’ Imam. Ha aggiunto inoltre che obbedire a lui significa obbedire a Dio.
- Ban Ki Moon ha inviato una lettera di Congratulazioni ad Ahamadinejad
L’ agenzia Reuters ha riferito che secondo le dichiarazioni del portavoce delle Nazioni Unite, il Segretario Generale Ban Ki Moon ha inviato lunedì una lettera di congratulazioni al presidente Ahamadinejad. Tuttavia Marie Okabe, uno dei portavoce del Segretario, ha smentito che si trattasse di una lettera di congratulazioni e che le UN riconoscono il rieletto presidente. Alla richiesta dei giornalisti di rendere pubblica la lettera, la Okabe ha ribattuto che si tratta di documenti estremamente confidenziali e che mai sono stati resi pubblici per alcun paese.
- Lettera di alcuni giudici di Teheran ad Hashemi Shahroudi
Un gruppo di giudici della provincia di Teheran ha inviato una lettera di viva protesta e critica rispetto al processo farsa messo in piedi a carico di tanti cittadini. “ E’ una vergogna – si legge – per molti giudici di questo paese”. Si richiede inoltre che il Capo del dipartimento di Giustizia assuma una chiara e netta posizione di condanna verso queste azioni.
L’ IRIB ha elencato i nomi di 100 persone tra artisti, cantanti ed attori a cui è sarà proibito di apparire in Tv o in radio.
- Il fratello di Kianoosh Asa non è stato arrestato
Kamran Asa non è stato arresto e le notizie sulla sua presunta detenzione non sono corrette. Mentre Daneshvar Asa , un secondo fratello di Kianoosh è stato convocato dall’ ufficio dell’ intelligence di Sanadaj e gli sono state fatte domande sulla lettura fatta in occasione della cerimonia in memoria di Kianoosh.
- In aula senza avvocati e privati di ogni diritto
Giornalisti Senza Frontiere condanna nuovamente e duramente il processo a carico dei manifestanti coinvolti nelle recenti proteste post elettorali: gli imputati sono stati sempre e sistematicamente privati dei loro basilari diritti dal tribunale della rivoluzione – dichiara GSF- , ma questa volta non solo non hanno potuto incontrare i loro avvocati, ma il tribunale non ha nemmeno accettato una difesa messa per iscritto dagli avvocati stessi. Il procuratore di Teheran in persona, Saeed Mortzavi, ha designato dei difensori per gli imputati.
“L’ Iran nega che i detenuti siano stati stuprati in prigione”- The New York Times
“Alcuni detenuti in Iran torturati a morte: Karroubi”- Reuters
“ La commissione anti-tortura delle Nazioni Unite: notizie di abusi nelle prigioni iraniane”- AP, Associated Press
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