- Le famiglie dei detenuti, arrestati durante le proteste post elettorali, continuano a reclamare dinanzi al tribunale della rivoluzione ed alla prigione di Evin
Di seguito un elenco di altri detenuti:
Mohammad Yazdan Parast 30 anni, arrestato il 12 di Mordad, trasferito ad Evin
Khosrto Mardani, 25 anni, studente di informatica. Arrestato l’8 di Mordad. Trasferito ad Evin.
Hosain Ehsanifar, 24 anni,specializzando in scienza agrarie. Arrestato il 26 Tir ad Enghelab Sq. Trasferito ad Evin.
- Hajarian tra gli imputati della quarta udienza del processo
- Hengameh Shahidi trasferita nella sezione generale della prigione
- Il Dott. Maleki trasferito nella sezione 209 di Evin
- Proibite le visite al giornalista Bahman Aamooi
- Karroubi pubblica le prove degli abusi sessuali avvenuti nella prigione di Kahrizak
Di seguito la testimonianza:
“ Mr Karroubi, dopo le testimonianze che avevo rilasciato, ha voluto ch trascorressi con lui molti giorni. Ha cercato di aiutarmi, parlandomi per ore. Ha cercato di non farmi sentire”colpevole” per quello che mi avevano fatto. Mi ha convinto che sono “innocente”. Ho iniziato a sentirmi meglio. Ho allontanato il pensiero del suicidio.
Mercoledì 22 Luglio 2009 ho testimoniato in presenza del pubblico procuratore, il dott. Mohammadi, una persona davvero rispettabile. Mi ha parlato con gentilezza e tatto. Mi ha fatto domande sul luogo di detenzione, sugli sui responsabili degli interrogatori, degli abusi e delle torture. Mi ha congedato chiedendomi di essere forte e tenere duro.
La seconda seduta, avvenuta il 20 Agosto 2009, le cose sono andate molto diversamente. 3 persone del dipartimento giudiziario sono venute nell’ufficio di Mr Karroubi e mi hanno consegnato dei documanti da compilare. Il giudice Moghdami con altre due persone hanno iniziato ad interrogarmi. Mi hanno poi chiesto di mettere tutto per iscritto, esattamente tutto quello che mi era accaduto in prigione. Hanno ripreso ad interrogarmi. Per 3 ore di seguito hanno continuato chiedermi di Mr Karroubi, come e perché lo conoscessi, perché avessi riferito a lui. Incalzavano con centinaia di domande sul mio coinvolgimento nelle proteste post elettorali. Dopo 3 ore protesto. Mi dicono che hanno bisogno di accertarsi della verità, non sanno se mento o se qualcuno mi ha “convinto” a testimoniare. Fanno pressione su di me con domande che mi fanno sentire a disagio. Mi convinco che vogliono esattamente questo, vogliono che crolli e che “confessi” il falso: Karroubi mi ha pagato perché testimoniassi, perché facessi quelle dichiarazioni. Mi portano dal giudice. Chiedo il motivo di tutto quello spietato accanimento contro dei giovani. Mi dice che la parola della guida suprema non va mai messa in discussione. Le elezioni erano regolari, nessuna protesta o obiezione è tollerabile. Poi ha aperto la lettera dove mi avevano chiesto di scrivere tutto quello che mi era accaduto in prigione.
Mi ha accusato di essere un bugiardo, che nessuno aveva commesso quegli orrori. Ha visto la mi areazione ed ha aggiunto che avrei dovuto tacere se quella era la verità. Se ne sarebbe occupato Dio. Non ho capito quale decisione o provvedimento avessero preso rispetto alla mia testimonianza.
Oggi sono venuti a fare domande ai miei vicini, su di me, sulla mia famiglia. Cercano forse di intimidirmi per farmi tacere? Sono stato arrestato, sono stato in prigione. Mi hanno picchiato selvaggiamente, a morte. Mi hanno fatto cose difficile a raccontarsi. Ho solo raccontato la mia storia a Mr. Karroubi. So che la mia gente è con me, che un giorno i responsabili pagheranno”.
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