Iran – Blogging in Diretta: Aggiornamenti 26 Agosto!
L’ufficio di Hasehmi Rafsanjani:un macchinoso complotto per creare spaccature all’ interno del Regime Islamico
Dopo le recenti dichiarazioni rilasciate da Esfandiar Rahim Mashaie, circa i presunti di contatti dei leader riformisti con le autorità occidentali, Expediency Discernment Council ha replicato sottolineando non solo l’infondatezza di certe dichiarazioni ma denunciando il chiaro intendo di destabilizzare internamente la repubblica islamica mentre il regime continua ad accusare le ingerenze esterne dei governi occidentali.
La storia terrificante di uno studente universitario arrestato e torturato in prigione
L’agenzia Amir Kabir News riferisce la terribile storia di A.G., studente all’università di Mashhad, arrestato a Teheran il 23 Tir. E’ stato picchiato, pesantemente insultato, legato e portato in luogo sconosciuto da dove, dopo una settimana, viene trasferito nella prigione di Evin. Viene tenuto in isolamento. Ha ferite gravi, la faccia contusa, le dita rotte, ma non gli vengono prestate cure mediche. Viene bendato ed interrogato all’infinito. Lo accusano di essere un blasfemo, di cooperare con gli stranieri, di aver attentato alla sicurezza nazionale, di aver recato danni alla pubblica proprietà. E’ stato rilasciato di recente su cauzione, appena 50,000 dollari.
Un membro della Commisione Speciale di Indagine rivela: Stupri con Bastoni e Bottiglie
Un membro della Commissione Speciale di indagine istituita per gli incidenti post elettorali, la cui identità vuole rimanga segreta, ha dichiarato che sono emerse valide prove degli stupri subiti dai detenuti con bottiglie e bastoni ed ha aggiunto che a termine dell’indagine, tutte le prove raccolte saranno sottoposte alle autorità competenti.
Kazem Jalai: Il capo redattore del giornale Etemade Meli ha chiesto l’arresto di Karroubi
Mohammad Ghoochani, capo redattore dimEtemad, detenuto per un breve periodo, ha chiesto l’arresto di Karroubi. L’agenzia Jahan news riporta alcune dichiarazioni fatte da Ghoochani in prigione a Kazem Jalali, membro della commissione speciale di indagine per i recenti arresti. Ghoochani afferma di esseresi semplicemente limitato a scrivere e a far pubblicare le dichiarazioni di Karroubi sui brogli elettorali.
Dichiarazione Ufficiale degli Scrittori Iraniani riguardo alle rivelazioni sugli stupri
Dopo le terribili rivelazioni degli stupri subiti dai detenuti, gli scrittori iraniani uniti hanno chiesto che questo crimine inumano venga combattuto. Sono circa 30 anni che si assiste impotenti alla sistematica violazione dei diritti basilari dei prigionieri in Iran, specialmente dei prigionieri politici. I casi di stupri ed abusi sessuali recentemente emersi ne sono una prova e sfortunatamente non sono una novità: gli stupri e gli abusi sui prigionieri per devastarli e costringerli a false confessioni sono un “metodo” ben collaudato e già sperimentato in passato.
Il fatto più sconcertante è che torturatori e stupratori agiscono liberamente contro i prigionieri, che molto spesso non riescono a parlare di questo orrore e a condividerlo con altri. Lo scopo è intimidire le vittime, costringerle al silenzio, farle sentire colpevoli. Fortunatamente alcune delle vittime hanno avuto il coraggio di testimoniare, di non aver paura e di consentire in questo modo che i responsabili di queste orribili crimini e violazioni vengano individuati. E puniti. Gli scrittori iraniani chiedono che i responsabili vengano puniti, chiunque essi siano, a qualunque rango o posizione appartengano. Ci uniamo a questa richiesta ufficiale. Sosteniamo e diamo il nostro supporto incondizionato alle vittime, specialmente alle giovani vittime degli stupri. Devono sapere che testimoniare o rivelare la verità in pubblica non ferirà la loro dignità, ma aiuterà la società a debellare questi orribili crimini, devono sapere che il mondo li accoglierà a braccia aperte.
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