- Campagna femminile contro gli stupri e le torture nelle carceri della Repubblica Islamica!
La Repubblica Islamica ha negato veementemente i casi di stupro nelle sue prigioni per non dover affrontare il popolo iraniano e l’opinione pubblica occidentale. Le terribili notizie emerse dalle carceri, i casi di abusi sessuali e di torture che hanno fatto il giro del mondo, hanno provocato indignazione ed orrore contro il regime islamico. Porre fine a queste brutalità nelle prigioni costituisce un obiettivo importante e necessario nella battaglia del popolo iraniano per la libertà.
Sotto questo regime molte donne in prigione sono state violentate ed assassinate, quelle che sono sopravvissute riportano segni e cicatrici indelebili, danni fisici e psicologici. Zahra Kazemi, Zahra Bani Yaghoub, Azar Al Cana'an, e Roya Toloui sono tra queste. Anche ragazzi giovanissimi ed adolescenti sono stati stuprati nelle carceri. Studenti arrestati per aver partecipato alle manifestazioni di protesta hanno subito violenze sessuali individuali e persino con oggetti come bottiglie.
Vogliamo condannare questi crimini e dobbiamo evitare che si ripetano diffondendo le proteste e l’indignazione per queste brutalità. Dobbiamo agire in modo che le vittime di queste crimini orribili possano reclamare i propri diritti ed avere giustizia. Pubblichiamo le loro storie, inviamole alle organizzazioni, alle autorità legali competenti, alla commissione internazionale contro le torture. Non permettiamo che questi crimini commessi in Iran vengano dimenticati con il passar del tempo come è accaduto in Yugoslavia, Vietnam, Bangladesh o in Giappone, o che parlarne diventi un tabù.
Le richieste immediate per la nostra campagna sono le seguenti:
1. Vogliamo che il regime della Repubblica Islamica condanni la tortura e lo stupro e li riconosca quale crimine contro l’ umanità.
2. Chiediamo che gli agenti ed ufficiali responsabili degli stupri, delle torture, degli assassinii, e delle violenze nelle carceri, sia nei recenti avvenimenti, sia negli ultimi 30 anni di vita di questo governo, vengano processati.
3. Chiediamo che tutti i torturatori, gli stupratori e coloro che hanno eseguito gli interrogatori, vengano messi in detenzione .
4. Chiediamo la libertà per tutti i prigionieri politici e la chiusura di tutte le prigioni e i centri di detenzione segreti.
5. Vogliamo che per tutti i prigionieri torturati e stuprati siano istituiti dei centri di recupero psicologico e fisico a causa dei danni e degli effetti devastanti riportati per le violenze subite
6. Vogliamo l’abolizione della pena capitale, della lapidazione e di tutte le forme di punizione brutale contemplate nella costituzione della Repubblica Islamica.
7. Vogliamo che venga riconosciuto il diritto alla vita e che le condizioni mentali e fisiche di ogni persona debbano essere preservate e protette da ogni tipo di violenza.
8. Vogliamo che leggi che riconoscono come crimini ed azioni illegali lo stupro, la violenza fisica e psicologica, la violenza contro i bambini e le donne e contro ogni essere umano, siano più dure di quelle che esistono i per reati contro la proprietà.
Unisciti alla nostra campagna, essa appartiene a tutti coloro che vogliono la libertà al di là di ogni barriera e di qualsiasi discriminazione . Aiutaci diffondere le notizie di questi crimini, a farli emergere. Vi terremo informati su tutte le imminenti iniziative di questa campagna: dimostrazioni, dichiarazioni, conferenze, i loro luoghi e le date.
15 Agosto 2009, 24 Mordad 1388
Tel: 004917680027094
Indirizzo Email: Czanan88@googlemail.com
Mina Ahadi, Mersede Qaedi , Mehrnoush Mousavi, Maryam Namazie, Shahnaz Moratab, Farideh Arman , Mahin Alipour, Afsaneh Vahdat, Nazanin Boroumand, Nina Taban, Mahin Darvish Rohani, Maryam Sadeghi, Pouran Azimi, Roya Bahreini, Azar Mousavi, Fariba Karimi, Farideh Karimi, Khanom Karimzadeh . Shahla Khabaz Zadeh, Parvin Mo'azi, Fahimeh Ghotbi, Soheila Kiani, Shamsi Zakeri, Kolsoum Khoshbakht, Zari Asli, Parvin Salimi, Farzaneh Derakhshan, Frnaz Qobadi, Fariba Abolhosseini, Hava Bazr Afkan, Golnaz Shahryari, Sima Aram, Nasrin Abdi , Mitra Kamdin, Sima Bahari, Giti Aqajani, Azadeh Aqajani, Parisa Salimi, Marjan Vaez, Azar Pouy, Roxana Bahreini, Farangis Shadravan,Farzaneh Shadravan , Manijeh Etmami , Andishe Alishahi , Soheila Khosravi, Anita Farzaneh ,Dariush and Hana Afshar, Mehran Mahboubi, Mohammad Mousavi, Fariba Davoudpour, Najibeh Fatehi, Sattar Mohammadi, Sabri Amir Hosseini, Fatemeh Kalvani.
- Sciopero Generale in Kurdistan: ultime notizie
Yol (Strada)
“Questa notte scura è una grossa toppa rammendata sul volto del sole.
Ad ogni alba strappo le cuciture coi denti.
Ma non bastano tutte le lacrime per spegnere quest’incendio.
Al fuoco s’addice il fuoco.
-Zin A. Lales-
Ieri 19 Agosto, in occasione dell’anniversario dei 30 anni dall’attacco in Kurdistan, in tanti nella città di Sanandaj hanno scioperato paralizzando le attività industriali della città. Da questa mattina quasi 50 tra negozi ed esercizi commerciali sono rimasti chiusi.
Notizie da Sanandaj indicano che una parte dei quartieri industriali della città come Meidan Nabovat, Khiabane Hajij, Mahaleie Ghafoor, and Sharif Aabad hanno aderito allo sciopero oggi. A Mariwan, nonostante la forze militari, schierate in strada in assetto antisommossa, hanno tentato di intimidire la gente, molti negozi sono rimasti chiusi. La scorsa notte, molti giovani, in ricordo di quanti hanno combattuto e furono uccisi quel 19 Agosto del ’79, hanno acceso un grande fuoco in cima al monte Abidar. Ieri gli uffici di polizia avevano ufficialmente fatto sapere che nessuno avrebbe dovuto partecipare allo sciopero.
Allo stesso tempo, la commissione di sicurezza del Kurdistan a Sanandaj, nel corso di una riunione con i comandanti delle forze di polizia e di sicurezza aveva chiesto di convocare i governatori ed avvisae i servizi pubblici, con un comunicato per iscritto, del divieto di chiusura di qualsiasi negozio o attività commerciale. In alcune città come Kamyaran, Bookan e Saghez;le forze di sicurezza hanno tentato di intimidire le persone. Nonostante tutti i tentativi di fermare i lavoratorie la gente comune nel prendere parte allo sciopero, un grande numero di lavoratori, giovani e persone di tutte le età vi hanno aderito.
- Repressione, violenze e botte sui cittadini di Sanandaj dalle forze di polizia e sicurezza
Le forze di polizia durante lo Sciopero Generale di ieri 10 Agosto hanno attaccato la gente di Sanandaj: molti sono stati picchiati, mentre altri arrestati. Stando alle notizie fornite dagli avvocati difensori dei prigionieri politici e dalle commissioni per i diritti umani, oggi le forze di sicurezza hanno arrestato alcune persone a Sanandaj. Negli scontri un giovane di nome Hasan Mostafaee è stato arrestato e brutalmente picchiato con un bastone. Testimoni hanno riferito che l’aggressione è diventata talmente brutale che la gente ha cercato di salvarlo e liberarlo.
- L’ Esecuzione di Behnood Shojaie è stata rinviata
- Dr. Dadkhah, avvocato, sottoposto a torture
Il Dr. Mohammad Ali Dadkhah, in detenzione dal 8 luglio, è stato brutalmente picchiato. Avvocato membro di un gruppo attivista per i Diritti Umani, Dadkhah ha subito forti pressioni e torture perché confessasse che i membri del suo gruppo fossero dei traditori. Gli agenti che lo interrogavano lo avrebbero spinto numerose volte giù per le scale di un edificio, hanno tentato di farlo crollare dicendogli di avere arrestato ancora una volta sua figlia, la quale arrestata insieme a suo padre ed altri colleghi l’8 Luglio, fu rilasciata la notte stessa. Nonostante la brutalità delle intimidazioni e delle violenze Mohammad Ali Dadkhah non ha confessato nulla.
- Presentate alle Autorità le Prove degli Stupri
- Chiuso il giornale Etemade Meli per aver rivelato i casi di Stupro sulle Donne nelle carceri iraniane
- Preoccupazione per lo stato di salute di Ahmad Zaid Aabadi e Fizollah Arab Sorkhi in Prigione
Maryam Ghods, moglie di Arab Sorkhi, non ha alcuna notizia di suo marito da circa 44 giorni. Nessuno sa dove si trovi. La signora Ghods teme seriamente che qualcosa di spiacevole sia stata fatta a suo marito per quanto la sua speranza sia sempre viva: “per quanto non voglia ammetterlo con me stessa, devono avergli fatto qualcosa se non mi hanno mai lasciato ascoltare la sua voce o permesso di vederlo”.
- Zhila Bani Yaghoub è stata Rilasciata, Mahsa Amr Aabadi e Somaie Tohidloo saranno rilasciate presto
- Una giovane donna di Bahaie arrestata a Saari
- Rinviata la Quarta Sessione del processo
- Il Segretario della Commissione Disciplinare del Ministero della Scienza: le Proteste degli Studenti davanti alla sede del Mehr sono state influenzate dalla Gran Bretagna e dai Media americani
- L’ Elenco dei 18 Ministri designati – 3 Ministri ancora da scegliere
1. Susan Keshavarz : Ministro dell’Educazione
2. Reza Taghipoor : Ministro delle Comunicazioni
3. Heidar Moslehi : Ministro dell’ Informazione
4. Syed Shamsodin Hosaini: Ministro dell’ Economia
5. Manoochehr Motaki :Ministro degli Esteri
6. Marzie Vahid Dastgerdi : Ministro della Salute
7. Mohammad Abbasi : Cooperation Ministry
8. Sadegh Khalilian : Jihad Farming Ministry
9. Hamid Behbahani : Ministro dei Trasporti
10. Fateme Ajorloo : Welfare Ministry
11. Ali Akbar Mehrabian : Ministrp delle Industrie
12. Kamran Daneshjoo : Ministro della Scienza
13. Syed Mohammad Hosaini : Ministro della Cultura e della Guida Islamica
14. Abdulreza Sheikholeslami : Ministro del Lavoro
15. Mostafa Mohammad Tojar : Country Ministry
16. Ali Nikzad : Dwelling Ministry
17. Masoud Mir Kazemi : Oil Ministry
18. Mohammad Ali Aabadi : Power Ministry
- Faizollah Arab Sorkhi trasferito in ospedale per gravi percosse e torture in prigione
- Dopo due mesi di Detenzione, Peyman Aref è ancora sotto Tortura
- Nuovo Elenco dei Detenuti!
1. Mohsen Firoozi, 23 anni, studente in comunicazione, arrestato il 26 di Mordad a Karim Khan, sconosciuto il luogo di prigionia.
2. Amir Ali Esfandiari, 26 anni, arrestato il 26 di Mordad nei pressi della sede del giornale Etemade Meli, sconosciuto il luogo di prigionia
3. Keivan Mohammadi, 22 anni. Studente. Arrestato il 14 di Mordad a Baharestan e trasferito nella prigione di Evin
4. Bahram Aabedini, 21 anni, studente, arrestato il 12 di Mordad a Vanak e trasferito ad Evin
5. Mohammad Gavahi, 25 anni, studente di inglese, arrestato l’8 di Mordad a Vanak e trasferito ad Evin
6. Faramarz Jalali Kohan Zaad, 29 anni, arrestato il 26 di Tir a Enghelab Square, trasferito alla stazione di polizia 148 e poi ad Evin
7. Arash Amini, 28 anni arrestato il 26 di Tir e trasferito ad Evin
8. Alì Rezvani, 27 anni, specializzato in software informatici, arrestato il 26 di Tir a Felestin e trasferito ad Evin
9. Hamed Hassanzadeh, 27 anni, specializzato in scienze, arrestato il 18 di Tirin piazza Enghelab, trasferito a Evin.
10. Morteza Ghazi Poor, 30 anni, laureato, il 18 di Tir ad Amir Aabad dopo essere stato picchiato dalle forze di sicurezza. Trasferito ad Evin, è attualmente sconosciuto io luogo in cui è tenuto.
11. Farid Fath –Alì, 32 anni, specializzato in programmazione informatica, arrestato il 18 Tir a Enghelab dopo un’ irruzione in casa sua. Trasferito ad Evin.
12. Samad Soltani Nezhad, 36 anni, arrestato il 18 di Tir a Vali Asr, trasferito ad Evin.
13. Alireza Davarpanah, 24 anni, assistente universitario in Tecnica, arrestato il 30 Khordad a Yadegare Imam. Trasferito ad Evin.
14. Syed Mohammad Hosaini, 24 anni, arrestato il 25 di Khordad ad Enghelab Sq. Trsferito al centro di detenzione di Shahpoor e poi ad Evin.
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