Wednesday, August 12, 2009

Iran - Blogging in Diretta: Martedì 11 Agosto


  • Rilasciato il fotografo Majid Saaedi per $ 120,000
  • 31 anni e 4 mesi di Prigione per 6 Ragazzi
La corte della Rivoluzione del Kurdistan 2 giorni fa ha emesso un ordine di carcerazione per 5 ragazzi. Bahman Sayedi di 20 anni, Hoshjar Amadi di 19, Sivan Rahimi di 20 e Sivan Mohammadi di 26. Sono stati accusati di propaganda contro il regime e di cooperare con un partito del Kurdistan: condannati a 6 anni di prigione. Jahanbakhsh Ahmadi è stato condannato ad un anno e 4 mesi di galera per propaganda contro il regime. Aboubakr Hajiri,dopo esser stato dieci mesi in prigione, è stato condannato a 6 anni di galera per propaganda contro il regime e per aver cooperato con il gruppo Pajak

Tutti sono stati processati senza la presenza di un avvocato e ed accusati di “Moharebe” (Lotta contro Dio)
  • Presentata al Parlamento un elenco di 69 Persone Uccise
Una lista di 69 persone uccise è stata presentata in Parlamento dal portavoce di Moussavi. Il numero delle persone uccise risulta essere il doppio rispetto a quello ufficialmente dichiarato dal governo. La lista contiene inoltre i nomi di 220 persone detenute. Beheshti, portavoce di Moussavi, ha dichiarato che è stata creata da Moussavi e Karroubi un’ apposito comitato ( chiamato “commissione speciale per persone che hanno subito danni”) che si occupa della questione. Beheshti ha anche sottolineato che il lavoro del comitato va molto a rilento a causa del timore delle famiglie a collaborare fornendo informazioni: temono che i loro cari possano essere uccisi, arrestati o fatti sparire. Alla luce di questi fatti, Beheshti ha perciò chiesto al parlamento di garantire sicurezza ed incolumità alle famiglie che collaboreranno con il comitato, di accogliere e seguire tutte le richieste relative alle persone imprigionate, alle torture e ai parenti o amici di cui non si sono perse le tracce.
  • Polizia: Risarcimento danni pari a 17.000 dollari circa per chi ha subito abusi
“Molte denunce sono emerse di persone che sono state seriamente danneggiate, hanno subito gravi mutilazioni, abusi e cose simili. Alcune riguardano comportamenti scorretti e disumani tenuti nella prigione di Kahrizak” dichiara un’esponente delle forze di polizia iraniana. Inoltre aggiunge: “nelle proteste post elettorali sono stati riportati casi di violenza e di abusi da parte degli agenti delle unità speciali di polizia a danno dei manifestanti” Il numero totale di denunce è stato 433, ma solo per 90 di queste c’è stata una conferma ufficiale da parte della polizia ed un risarcimento danni ( 17.000 dollari circa) pari ad una media di 180 dollari per famiglia. Un secondo resoconto riporta invece un numero di denunce pari a 500 ed un risarcimento danni di 50.000 dollari circa.
  • Due ragazze cristiane sotto processo a Teheran
Maryam Rostampour 27 anni e Marzieh Amirizadeh 30 anni, in prigione da più di 5 mesi, sono state processate domenica. Il giudice Haddad ha chiesto loro di ritrattare le proprie posizioni e di mettere per iscritto, oltre ad una ammissione a voce, di aver cambiato religione. Il loro unico crimine è dunque essere diventate cristiane. Il tribunale ha infatti dato loro la “possibilità” di ritrattare fino a quando il processo non sarà terminato. Va detto che la pena capitale stabilita per il reato di apostasia è stato di recente annullata dalla legge iraniana, tuttavia non esiste ancora una legge che vieti questo tipo di esecuzione. Esiste dunque un serio pericolo per queste due ragazze anche se è stato concesso loro un avvocato. Le loro condizioni di salute non sono buone ed entrambe hanno subito maltrattamenti in prigione.
  • 4000 persone Arrestate dall’inizio delle proteste post elettorali
E’ il numero più alto che sia mai stato ufficialmente dichiarato dalle autorità giudiziarie. Jamshidi, il portavoce dell’autorità giudiziaria ha prontamente sottolineato che tuttavia ne sono state rilasciate 3700 nella prima settimana.
  • Amir Aslani arrestato dal Pubblico Ufficiale del dipartimento per i Crimini in Internet
Amir Aslani, perito elettronico delle università di Elm e Sanat e direttore di una compagnia di software, è stato arrestato sabato pomeriggio. Secondo le notizie riportate da Amir Kabir, agenti in borghese lo hanno prelevato davanti alla sua compagnia senza alcuna autorizzazione o mandato. Lo hanno portato in un luogo sconosciuto dove è stato interrogato per più di 5 ore ad occhi bendati. In seguito 4 agenti si sono recati nel suo appartamento, hanno perquisito e rovistato ovunque portandosi via i suoi effetti personali e quelli di sua moglie. Nessuna ragione legale che ne motivi l’arresto è stata fornita alla sua famiglia, ma dalle conversazioni degli agenti si può desumere che la causa sia stata l’invio di alcune emails dopo i disordini post elettorali.
  • Libertà per i Giornalisti in Prigione e la Chiusura dell’ ufficio dell’ Associazione dei Giornalisti dell’Iran
I giornalisti parlamentari hanno incontrato Ali Larijani, capo dell’ parlamento iraniano. In questo incontro i giornalisti hanno portato all’attenzione del parlamento le loro richieste. Uno dei giornalisti sottolineando la mancanza di sicurezza nel lavoro di giornalisti e reporter, ha chiesto un’attenzione speciale per garantire la loro incolumità. Un altro giornalista, dopo aver ringraziato per la creazione di una speciale commissione di indagine per la situazione nelle prigioni, ha espresso preoccupazione per lo stato di salute di alcuni giornalisti arrestati, in particolare per Saeed Hajjariyan e Mustafa Tajzadeh, chiedendo al Parlamento un’attenzione speciale sulla situazione di questi due detenuti.
  • Insolito verdetto della Commissione disciplinare dell’Università di Boo Ali Sina: 1-2 Semestri di Sospensione per 11 Studenti
La commissione disciplinare dell’università di Boo Ali Sina ha emesso un provvedimento a carico di alcuni studenti che avevano preso parte alle proteste e manifestazioni del 12 giugno scorso. In base al provvedimento Siavash Hatam, Pouria Sharifian, Hojat Bakhtiari, Reza Jafarian, Mehdi Mosafer, Ali Rezaie, Farid Zandi, Kianoosh Rezaie, Mehdi Hakimi, Mostafa Mehdizadeh sono sospesi dall’ università per un’ anno, mentre Vahid Amiri per un solo semestre. Il provvedimento è stato emesso mentre 5 di questi studenti erano già stati arrestati dalla forze di polizia durante i disordini post elettorali, ed erano stati rilasciati su cauzione.
  • Un nuovo elenco dei detenuti:
  1. Mohammad Mirzaee 26 anni, sposato, arrestato mercoledì 5 agosto nei pressi di piazza Baharestan. Luogo di prigionia sconosciuto
  2. Ahmad Reza Kaboli 37 anni, sposato, arrestato mercoledì 5 agosto in via Sirous, trasferito alla prigione di Evin.
  3. Sina Molaie 21 anni, studente di scuole superiore all’ultimo anno, arrestato mercoledì 5 agosto verso piazza Baharestan. Luogo di prigionia sconosciuto.
  4. Farhad Agha Jani 23 anni, studente, arrestato mercoledì 5 agosto davanti all’ ingresso della fermata della metropolitana in via Sadi, trasferito nella prigione di Evin
  5. Alireza Kashani 25 anni, studente di tecniche agrarie, arrestato mercoledì 5 agosto in piazza Baharestan e dopo essere stato picchiato, è stato trasferito al distretto di polizia n. 160, e poi alla prigione di Evin.
  6. Arman Kiani, 27 anni, arrestato mercoledì 5 agosto verso piazza Baharestan e trasferito alla prigione Evin.
  7. Kazem Masoumi, 31 anni, arrestato lunedì 3 agosto in via Vali Asr. Luogo di detenzione sconosciuto.
  8. Hadi Jamshidi Mobarake, 26 anni, arrestato lunedì 3 agosto in via Vanak. Luogo di detenzione sconosciuto.
  9. Behrooz Jalilvand, 25 anni, laureato in tecniche agrarie, arrestato lunedì 3 agosto in via Vali Asr, trasferito alla prigione di Evin.
  10. Afshin Sadeghi, 20 anni, studente di scienze sociali, arrestato lunedì 3 agosto in via Vanak. Luogo di detenzione sconosciuto.
  11. Mohammad Housain Azari, 28 anni, laureato in giurisprudenza, arrestato giovedì 30 luglio in piazza Hafte Tir, trasferito al distretto di polizia n 148 e poi alla prigione di Evin, sezione n 240.
  12. Amin Housaini Hashem Abadi, 27 anni, perfezionando in contabilità, arrestato giovedì 30 luglio in piazza Hafte Tir, transferito alla prigione di Evin.
  13. Peyman Ahmadi, 20 anni, studente universitario, arrestato giovedì 30 luglio e trasferito alla prigione di Evin.
  14. Hamed Abbasi, 29 anni, laureato in lingua inglese, arrestato in via Takhte Tavoos e trasferito alla prigione di Evin.
  15. Kaivan Ebrahimzadeh, 30 anni, laureato in fisica, arrestato giovedì 30 luglio in Mosala dalle milizie Basij e trasferito alla prigione di Evin.
  16. Mehdi Saleki Poor, arrestato venerdì 17 luglio e trasferito alla prigione di Evin .
  17. Amir Nazerian 22 anni, è arrestato venerdì 17 luglio in via Enghelab e trasferito alla prigione di Evin
  18. Amir Abbaszadeh, 23 anni, laureato in management, arrestato venerdì 19 giugno in via Enghelab e dopo essere stato picchiato dalle milizie Basij, è stato trasferito al distretto di polizia n. 148 e poi alla prigione di Evin.
  19. Mansour Khorshidi, 28 anni, laureato in ingegneria elettronica, arrestato giovedì 9 luglio e trasferito alla prigione di Evin
  20. Hasan Ghaffari, 24 anni, laureato in sociologia, arrestato giovedì 9 luglio e trasferito alla prigione di Evin
  21. Yousof Karami, 29 anni, arrestato giovedì 9 luglio in via Vali Aar e trasferito alla prigione di Evin
  22. Kamran Taghi Poor, 29 anni, laureato in scienze informatiche, arrestato giovedì 9 luglio in via Amir Abad e trasferito alla prigione di Evin

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