Sono stati appena due settimane dalle elezioni presidenziali e un'onda orrenda e violenta di sopressione ed il massacro di massa si sta stendono attraverso il paese, rivelando non solo la vera natura del regime semi-fascista, capitalista islamica ma anche esponendo la vera posizione delle "elezioni" alla la societa'.
Le elezioni che una volta sembravano una competizione e una gara sulla suddivisione dei potere tra i due maggiori partiti all'interno del regime - e cioe' quello militarista/capitalista al governo da una parte, e dall'altra i riformisti alla ricerca di ottenere un cosidetto stato di equilibirio e la democratizzazione per poter implementare i progetti speculativi del regime stesso attraverso la politica inerna, regionale e internazionale - e' risultato d'essere una battaglia inconciliabile tra le due parti. L'oligarchia capitalista/militare ha tentato di eliminare l'opposizione in modo da liquidare il governo e ottenere il potere assoluto e di conseguenza i riformisti si sono trovati in una posizione pericolosa con pochissima possibilita' di poter arrivare ad un compromesso e conciliazione con l'altra parte. La logica del gioco ora e' binaria ovvero a 0/1, dove le elezioni non sono assolutamente determinanti nel destino del popolo ma soltanto definiscono il bilancio del potere e in realta' rappresentano un nuovo modo di allocare il potere alle parti e la questione non e' il popolo. Il fatto e' che la resistenza del popolo e le proteste per le strade delle citta' con la scusa dei brogli elettorali e colpo di stato, ha causato una profonda ed irriparabile crepa tra le strutture del regime sopressivo della Repubblica Islamica.
Il potere di massa del popolo certamente ha una relazione inversa con l'autorita' del regime dittatore che si vede in grave pericolo a causa delle recenti reazioni di massa. Di conseguenza il regime ha attivato la sua macchina soppressiva, ha massacrato la gente indifesa per le strade e ha stabilito lo stato di coprifuoco.
La presenza vasta del popolo nelle strade, per se e' la rivelazione piu' esplicita della debolezza del sistema. E' la forte grida contro l'illegittimita' del regime, visibile negli occhi di ogniuno di loro, che non e' affrontabile dal regime. Ed e' per questo motivo che i cani di caccia del regime colpiscono le universita' e uccidono gli studenti, che a parte il pugno stretto e la penna, non hanno armi in mano per difendersi. Perche' il regime sa benissimo che l'universita' e' la fronte della resistenza e gli studenti sono i militanti combattenti del popolo in prima fila per negare la dittatura e combattere per la liberta' e l'ugualianza.
Ci troviamo in una situazione dove a causa della forte dittatura, della sopressione di massa dei lavoratori, dei massacri e della carcerazione dei lavoratori, dei loro leader e degli attivisti di altri movimenti sociali, le manifestazioni e la lotta dei lavoratori, non sono in grado di dirigere le proteste esistenti, il radicalismo presente ed i movimenti di massa per le strade. Tuttavia, il popolo ha correttamente realizzato che non puo' fidarsi dei partiti legati al regime per ottenere riforme, e che qualsiasi cambiamento politico, sociale ed economico puo' soltanto realizzarsi attraverso il potere di massa. Di conseguenza nonostante la forte sopressione, le condizioni per la crescita dei movimenti sociali in particolare basati sulle strategie socialiste, sono piu' che mai concretizzati.
Pertanto, contestualmente a partecipazione alle proteste, e' il compito di tutti i socialisti di avvertire gli altri del rischio di deviazione del movimento popolare da parte dei riformisti speculatori, di impiegare tutti gli sforzi con urgenza nel coordinamento di tutti i movimenti sociali ed in particolare quello dei lavoratori e di esaltare e massimizzare le proteste popolari attraverso la classificazione e clarificazione delle richieste democratiche del popolo e i loro slogan.
Gli studenti socialisti nelle universita' di tutto il paese, condannano i massacri fatti dal governo sopressivo, la costituzione dello stato di coprifuoco, l'incarcerazione in vasta scala di gente comune, politici e attivisti sociali e la vergognosa censura da parte di IRIB (Islamic Republic International Broadcasting). Gli studenti socialisti sono uniti con il popolo nella loro battaglia contro la dittatura per ottenere le loro richieste democratiche e per la persistenza della loro lotta; e altresi insistono per i diritti del popolo di scioperare e protestare.
Viva l'alleanza contro la dittatura
Viva l'indipendenza dei movimenti
Viva il socialismo
Viva l'indipendenza dei movimenti
Viva il socialismo
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