Saturday, July 18, 2009

Bollettino Verde nr. 31 del 17 luglio 2009

Manifestazioni ed altre proteste

1. Il sermone di Hashemi Rafsanjani, tenuto oggi alla Preghiera del Venerdì, è stato accompagnato da grandi proteste a Teheran e in molte altre parti del paese. Il suo discorso non è stato trasmesso dal vivo dalla TV di stato IRIB (Islamic Republic of Iran Broadcasting), ma solo da una stazione radio IRIB.

2. Molti eminenti esponenti politici riformisti sono stati presenti ai sermoni della Preghiera del Venerdì, inclusi Mir Hossein Mousavi e sua moglie Zahra Rahnavard, Mahdi Karroubi, Abdollah Nouri, e la moglie e due figlie dello stesso Rafsanjani.

3. Karroubi è stato aggredito di fronte l'Università di Teheran mentre stava raggiungendo l’edificio per unirsi alla preghiera.
Anche Nouri - ex ministro durante le presidenze Rafsanjani e Khatami ed esponente riformista molto rispettato ma allo stesso tempo deriso dai conservatori - è stato insultato e attaccato dai Basijis mentre si recava all'Università di Teheran. L'ex presidente riformista Mohammad Khatami non è stato visto alla preghiera. La maggior parte dei politici conservatori non sono intervenuti preghiera.

4. Nel suo sermone / discorso, Rafsanjani ha chiesto:

- al governo di rilasciare tutti i prigionieri;

- a tutte le parti del dibattito politico di sedersi insieme e discutere i problemi sul tappeto;

- al governo e alle forze di sicurezza di rispettare la legge nel trattare le persone che protestano;

- di mettere fine alla censura sui media.

Rafsajani ha affermato inoltre che il Consiglio dei Guardiani ha perso un’occasione per ripristinare la fiducia dei cittadini.

5. Al discorso di Rafsanjani all’Università di Teheran hanno assistito migliaia di persone - molte delle quali manifestanti che indossavano fasce verdi intorno alla testa o ai polsi. Migliaia di persone si sono radunate fuori dell'Università, mentre centinaia di migliaia di persone hanno marciato in altri quartieri di Teheran mentre il discorso / sermone era in corso.

6. I manifestanti all'interno della moschea hanno gridato in coro "Allah o Akbar" (Dio è grande), "Azadi ... Azadi" (Libertà ... Libertà) e slogan contro la Russia e la Cina. Rafsanjani ha tentato più volte di fermare gli slogan, ma essi sono continuati sporadicamente. Vale la pena ricordare che all'interno della moschea un altoparlante ha scandito "Morte all'America!" ed altri slogan simili, ma ogni volta che lo slogan è stato ascoltato, la gente invece di ripeterlo ha risposto con voce alta "morte alla Russia!” e “morte alla Cina!"

7. E’ molto difficile stimare quante persone possono aver partecipato alle manifestazioni di oggi a Teheran. Mentre fonti Tweeter hanno sostenuto che potevano esserci fino a quattro milioni di persone per le strade, i numeri reali sono probabilmente più bassi. Da foto, video e testimonianze da fonti affidabili su Tweeter, si potrebbe presumere abbiano partecipato alle proteste circa un milione di persone o poco più. Naturalmente è solo una stima.

6. La stragrande maggioranza della folla si è diretta da Tehran University a Piazza Azadi. Le strade intorno all'università erano affollate di manifestanti. C’erano anche alcune centinaia di manifestanti pro-Ahmadinejad e Khamenei; molti avevano cartelli con le loro foto. Anch’essi hanno marciato verso Piazza Azadi.

7. Migliaia di persone si sono radunate attorno al palazzo del Ministero degli Interni, a quello della radio televisione iraniana IRIB e di fronte alla prigione di Evin. Un gran numero di manifestanti hanno affollato in Keshavarz Boulevard, Enghelab Square, Valiasr, Jamhori Blvd., Ferdowsi Square, Quds Ave e 16 Ave Azar. I manifestanti hanno gridato "morte al dittatore", "dov’è il mio voto?" e slogan simili.

8. Le reti di telefonia cellulare sono state spente in più zone del centro di Teheran e nelle altre aree in cui i manifestanti si erano raccolti. Fotografi e cameraman di IRIB hanno ripreso singoli manifestanti all'interno della folla e dall’alto di alcuni edifici. Il compito è stato difficile perché le proteste erano un po’ ovunque nella città di Teheran e non solo il centro.

9. Oggi ancora una volta i Basiji e le altre forze di sicurezza hanno trattato con brutalità i manifestanti. Almeno due persone sono state raggiunte da colpi di arma da fuoco ed è stata riferita la morte di una ragazza durante le proteste. I Basiji hanno colpito la gente con manganelli ed anche bambini piccoli e donne non sono stati risparmiati. E’ stato riferito che molte donne sono state pugnalate da Basiji travestiti con abiti femminili (chador). Diverse moschee della città erano piene di Basiji in attesa di uscire per scontrarsi con i manifestanti.

10. Pesanti scontri sono stati segnalati attorno alla sede dell’IRIB (Islamic Republic of Iran Broadcasting), a Jame Jam Street, a Keshavarz Blvd., ad Amirabad Street, ai dormitori dell’Università di Teheran, a Ferdowsi Square, a Jomhoori Street, ad Azadi Street e in quasi tutte le zone del centro di Teheran, e di fronte l'Università di Teheran dove gli scontri sono stati più pesanti. Colpi di arma da fuoco sono stati uditi in molte parti della città, in particolare a Piazza Azadi. I Basiji hanno attaccato anche le persone che si recavano alla preghiera.

11. Più di un centinaio di persone sono state arrestate oggi a Teheran, perlopiù al centro della città. I gas lacrimogeni sono stati ampiamente utilizzati in molte parti della città da Basiji e da altre forze di sicurezza. Ci sono anche notizie affermanti che molti Basiji impugnavano pistole elettriche che le hanno impiegate per colpire molti manifestanti. Elicotteri militari sono hanno sorvolato la città per gran parte della giornata. Molti negozianti e abitanti dei luoghi della protesta hanno aperto le loro porte dare riparo ai manifestanti in fuga dalle forze di sicurezza. Gli automobilisti in zona hanno suonato i clacson delle loro auto in sostegno ai manifestanti. Le proteste sono continuate fino a mezzanotte circa.

12. Sono state segnalate proteste anche nelle città di Karaj, Ghazvin, Mashhad e Tabriz.
A Mashhad, centinaia di persone hanno camminato per le strade con cartelli verdi. E 'stato parzialmente confermato che i Basiji hanno usato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti a Mashhad e che molte persone sono rimaste ferite.
Una piccola manifestazione si è tenuta anche a Qom.

13. E’ stato confermato che ieri a Mashhad, durante il discorso di Ahmadinejad, molte persone hanno protestato scandendo lo slogan “Allah o Akbar” e che molte persone che ascoltavano il discorso indossavano fasce verdi e bracciali.


L’opposizione

14. In una dichiarazione rilasciata oggi il Fronte per la Partecipazione, ha ringraziato la “marea verde” per la partecipazione alle manifestazioni del Venerdì. La dichiarazione ha inoltre aggiunto che le persone responsabili di questo colpo di stato contro il popolo perderanno la loro battaglia contro la volontà del popolo.

15. Notizie indicano che Said Mohammad Khatami e Abdullah Nouri hanno avuto un incontro martedì della scorsa settimana per discutere la situazione attuale nel paese. Notizie indicano che Nouri si sarebbe unito al movimento di opposizione alle elezioni su sollecitazione di Khatami.


Governo e situazione internazionale

16. Il contestato presidente in pectore Mahmoud Ahmadinejad ha già indicato alcuni membri del suo gabinetto, ma l'elenco completo sarà rilasciato dopo il suo insediamento. Tra i membri, Asfandyar Rahim Mashaie è stato indicato come primo vice presidente. Egli ha anche nominato il nuovo capo dell’Agenzia Atomica Iraniana.

17. Il ministro iraniano dei servizi segreti Gholamhosein Ejaie ha affermato oggi che Israele è uno dei nemici della Repubblica islamica ed è stato responsabile di molte interferenze negli affari iraniani. Ejaie anche aggiunto che il governo israeliano aveva tramato per assassinare Ahmadinejad durante le elezioni.


Arresti, rilasci e uccisioni

18. Nuove segnalazioni indicano che almeno 36 Ufficiali dell’Esercito iraniano sono stati arrestati per aver partecipato alle preghiere “Komeyl” per i detenuti ed i martiri. Essi sono stati arrestati nella città Rey, vicino Teheran, con l'accusa di aver organizzato incontri segreti ed attività di sabotaggio.

19. Shadi Sadr – un’avvocata iraniana, femminista e giornalista - è stata oggi picchiata ed arrestata mentre si recava alla Preghiera del Venerdì a Teheran. Più tardi la sua casa è stata perquisita a fondo dalle forze di sicurezza. Ignoto il luogo in cui è detenuta.
Nuove notizie indicano che ieri anche Roshanak Siyasi – un’altra attivista femminista e riformista - è stata arrestata.
Le persone detenute a partire dagli ultimi giorni includono Ahmad Madadi, Raoof Taheri e Reza Abbasi della città di Zanjan.

20. Un consigliere di Mousavi ha annunciato che una commissione formata da riformisti per seguire i casi dei detenuti inizierà ad operare a partire da sabato. Le famiglie dei detenuti possono contattare l’ufficio della commissione a questo numero di telefono: 77637696

21. Ora posso confermare lo stupro di gruppo e la morte di Taraneh Mousavi. Era una studentessa riformista di sinistra ed era stata arrestata dai Basiji alcuni giorni fa. Taraneh è stata ripetutamente violentata e il suo corpo carbonizzato è stato trovato a Ghazvin due giorni fa.
Un altro detenuto risulta deceduto il 9 luglio per cause ancora ignote.


Media

22. IRIB ha censurato molti passaggi pro-riforma del discorso di Rafsanjani evidenziando solamente le parti in cui ha richiamato all'unità. Fars News ha affermato che le persone hanno fischiato e battuto le mani mentre Rafsanjani teneva il sermone. IRIB ha anche omesso di citare gli slogan dei partecipanti contro la Cina e la Russia.

From

No comments:

Post a Comment